Il trattamento per l’unghia incarnita prevede, solitamente, l’ammorbidimento della pelle del piede con acqua calda, rimozione delle pellicine ai bordi dell’unghia e, se presente, espulsione del pus infetto, con una garza sterile.
L’onicocriptosi, meglio nota come unghia incarnita, è una condizione patologica che si manifesta quando una porzione e/o un frammento dell’unghia penetra nei tessuti molli provocando un rigonfiamento e, talvolta, un’infezione del bordo del dito. Se non si interviene rapidamente con la rimozione dell’unghia incarnita, si rischia di incombere in dolori sempre più accentuati. Molto spesso la lamina interessata è quella del primo dito, ma in alcuni casi può svilupparsi anche a carico delle lamine delle altre dita del piede.
Le cause più comuni di questa condizione patologica sono:
- un conflitto piede-calzatura dovuto a un’errata tipologia di calzatura indossata;
- posizione dell’alluce all’interno della calzatura (es. alluce valgo) o del piede con un’eccessiva pronazione;
- errato taglio della lamina;
- traumi diretti oppure micro-traumi continui;
- eccessiva sudorazione che provoca una macerazione (iperidrosi);
- forma della lamina ungueale.
La diagnosi dell’unghia incarnita può essere effettuata solo dal medico specialista, tramite una visita approfondita e professionale. L’unghia incarnita prevede un trattamento specifico e localizzato da effettuarsi fino alla completa ricrescita dell’unghia infetta, ma anche a lungo termine per evitare la ricomparsa del problema.
Il trattamento per l’unghia incarnita viene effettuato dal podologo che è il professionista sanitario specifico per unghie incarnite e non è molto invasivo, in quanto consiste nell’asportazione chirurgica della porzione di unghia penetrata nella pelle e di una medicazione ad hoc.